Pellegrinaggio a Concesio
PELLEGRINAGGIO A CONCESIO
Una sessantina di parrocchiani si sono dati appuntamento la giornata di domenica 24 settembre per un pellegrinaggio sui luoghi che hanno visto nascere e crescere Giovanni Battista Montini, poi arcivescovo di Milano e infine papa Paolo VI, riconosciuto beato dalla chiesa nel 2014.
Tutto pronti alla partenza (ore 8.15). Viaggio in bus e arrivo a Concesio, piccola cittadina all’ingresso della Val Trompia in provincia di Brescia. Ci attendeva suor Teresina, arzilla e gioiosa suora della comunità salesiana che custodisce i luoghi natali di Paolo VI. La sua ricca spiegazione ha preso le mosse dalla visita di due piccole chiesette (san Rocco e sant’Antonio) situate a pochi metri dalla casa dove la famiglia Montini soleva trascorrere le vacanze e dove Giovanni Battista vide la luce il 27 settembre 1897.
Poi la visita alla casa natale preceduta dalla proiezione di un video a illustrare la parabola storica di Paolo VI. Il percorso dentro le stanze trasformate in un museo ha permesso di comprendere non solo le radici e la formazione del futuro papa, ma anche i momenti salienti della sua complessa esistenza che ha attraversato moventi cruciali del secolo scorso. Basti pensare al fascismo e alla guerra, alla ricostruzione e alla crisi del ’68, al Concilio e al rinnovamento della chiesa.
Raggiunta la chiesa per la celebrazione eucaristica abbiamo potuto sostare di fronte al fonte battesimale che ha accolto nella comunità cristiana il piccolo Giovanni a tre giorni dalla sua nascita. Ovvia la presenza di significativi richiami alla figura del papa: basti ricordare la lastra tombale del sepolcro dopo la sua morte il 6 agosto 1978, le foto del papa all’ONU per il famoso discorso “mai più la guerra!” e quella con madre Teresa di Calcutta.
Dopo il pranzo al sacco presso l’oratorio del paese in pochi minuti il bus ci ha condotti all’abbazia di Rodengo, riaperta per volontà di Paolo VI nel 1956 e custodita da 8 frati olivetani. Proprio uno di loro ci ha condotto in un significativo percorso alla scoperta delle ricchezze artistiche del luogo e alla profondità della spiritualità monastica.
La consueta coda ha molto rallentato il viaggio di rientro. Siamo tornati con la certezza che il beato Paolo VI proteggerà il percorso della nostra comunità in questo anno pastorale che va iniziando.