Bolle di sapone in concerto

In molti sono stati colpiti dal discorso dell’allenatore Pep Guardiola quando a fine aprile ha festeggiato la vittoria del Manchester City nel campionato inglese. Dopo le congratulazioni di rito, ha spiegato in cosa consiste la dedizione che ha permesso tale risultato:

“Non si tratta di vincere o perdere una o due partite, ma di essere presenti ogni giorno in sede per 9 mesi, uno al fianco dell’altro, costruendo uno spirito e un qualcosa di unico per tutte le persone del club. Nello spogliatoio, nei corridoi si percepiva il vostro legame, la vostra amicizia, senza la quale non sarebbe stato possibile per noi arrivare dove siamo arrivati. Impossibile farlo se non si è buone persone, se non si accettano gli altri, se non si costruisce un qualcosa”.

E si riferiva non solo ai giocatori, ma a tutti i dipendenti della società che dunque ha voluto in campo come protagonisti nella foto celebrativa.

Fatte le debite proporzioni, è lo stesso spirito che ha colto chi domenica 13 maggio ha avuto la fortuna di assistere allo spettacolo del coro Bolle di sapone. Tanti bambini davanti al microfono, ma nessuna ‘prima donna’. Proprio azzeccato quanto scritto sul retro della maglietta: “e se una voce si sente poco, insieme a tante diventa CORO”. La dedizione quasi ‘fanatica’ di Laura e Betty è stata così supportata dall’impegno quasi maniacale di tutti nel dare il meglio, ciascuno nel proprio ambito.

L’esito è stato quello di una resa musicale dove la qualità canora ha fatto da cassa di risonanza per amplificare le emozioni che da sempre la musica sa trasmettere. Brani non certo facile quelli interpretati dai bambini, alcuni tratti da produzioni discografiche del mondo adulto. Eppure i lunghi mesi di preparazione hanno permesso alla musica di vibrare in sintonia con le corde emotive degli spettatoti seduti nella sala dell’oratorio.

In questi casi ci si chiede sempre quanto valga la pena investire tempo (molto) ed energie (molte) per uno spettacolo che si esaurisce nel giro di poche repliche. La risposta è facile quando ci si pone in una prospettiva educativa. Questi bambini hanno imparato che la costruzione di cose belle chiede impegno e tenacia: vale per un risultato musicale, ma anche sportivo o culturale. Del resto la cura delle relazioni invoca la pazienza dei tempi lunghi e di un lavoro oscuro anzitutto su se stessi.

Non resta che concludere riportando la scaletta proposta domenica scorsa:
- Bolle di Sapone
- Una scintilla (traduzione italiana di Can't stop the feeling)
- Per la musica 
- Tu sei una favola (tratta dal film Ballerina)
- Raro come un diamante 
- Oltre l'orizzonte (tratta dal film della Disney "Oceania")
- Calzini spaiati 
- Kyro
- Occidentali's Karma 
- Una vita in Vacanza
- Il Pescecane
- Lo Stelliere