Casciago, ultima tappa di catechesi per la Terza primaria

Come ormai da tradizione, lo scenario della chiesa di Casciago ha fatto da degna cornice alla conclusione del percorso catechetico con bambini e genitori di terza primaria.
All’alba delle ore 9.00 di sabato 12 maggio un serpentone di auto lasciava Legnano per raggiungere la piccola frazione poco sopra Varese. Gli ambienti dell’oratorio hanno ospitato il primo momento della mattina, dedicato ad un approfondimento del tema del Battesimo. In un dialogo tra bambini e genitori guidato dalle catechiste ciascuno ha cercato di ritrovare le sorgenti del proprio cammino di fede risalendo fino al momento del proprio battesimo.
A quale punto il gruppo si è spostato nella chiesa parrocchiale dedicata a sant’Agostino e a suo mamma santa Monica. Qui ci attendeva il parroco don Norberto (un tempo coadiutore a Legnanello) e soprattutto l’incanto del battistero realizzato pochi anni fa da padre Marco Rupnik. Uno splendido mosaico dove il male è dipinto come un mostro dalle cui fauci il Signore risorto salva Adamo ed Eva e dunque l’intera umanità.
Non una salvezza a buon mercato perché Gesù porta evidenti e segni della sua crocifissione. Egli infatti ha sperimentato la nostra umanità fino ad assaporare il veleno della morte. E così proprio il momento dell’apparente vittoria di satana ha rappresentato in verità la sua decisiva e definitiva sconfitta.
Al ricco e appassionato commento di don Norberto è seguita la celebrazione del rinnovo delle promesse battesimali.
A quel punto di nuovo in oratorio. Questa volta divisi in due gruppi: genitori da una parte e bambini dall’altra. Questi ultimi attraverso una sorta di ‘pesca’ hanno portato alla luce simboli, parole e oggetti che hanno accompagnato il percorso di quest’anno, rivisitato per altro anche dai genitori attraverso una più sistematica rilettura dei vari appuntamenti proposti lungo il cammino.
Finalmente sosta!!! Mezzogiorno era trascorso da un pezzo e anche il corpo chiedeva il suo alimento. Profittando della bella giornata tavoli e sedie hanno occupato lo spazio esterno per una sorta di festoso picnic all’aria aperta. Tra un piatto e l’altro sono comparsi uomini (anzi donne!) sandwich i cui cartelli raccontavano particolari della vita di un santo da indovinare. In verità il gioco si è rivelato più semplice del previsto e i personaggi sono stati presto individuati, salvo forse il beato Piergiorgio Frassati che ha dato filo da torcere ai presenti. 
Molto suggestivo il momento conclusivo. Dopo la distribuzione dei “premi fedeltà” circa la frequenza agli incontri e alla s. messa, ai bambini è stato distribuito un oggetto misterioso interamente coperto di polvere grigia che, immerso nell’acqua e pulito con cura, ha rivelato la sua identità. Si trattava di uno specchietto dove ciascuno poteva vedere la propria immagine circondata da queste semplici parole: figlio amato!