Il dono del parroco: Caravaggio, luci e ombre, secondo Luca Frigerio

In linea con il tema che ha accompagnato l’intero Avvento, don Fabio intendeva regalare ai parrocchiani una serata sulle raffigurazioni degli angeli nella storia dell’arte cristiana. Già, ma come fare? Una serata con il giornalista Luca Frigerio sul genio indiscusso del Caravaggio: ecco la risposta al dilemma! 

Figlio di Lucia e Fermo Merisi (i protagonisti della prima edizione del capolavoro manzoniano...) il Caravaggio nasce a Milano il 29 settembre 1571, proprio nella festa dei santi arcangeli Gabriele, Michele e Raffaele. Non a caso il giorno successivo viene battezzato nella chiesa di santo Stefano con il nome di Michelangelo.

Quindi, niente di meglio sul mercato degli studiosi e divulgatori di Luca Frigerio, figura ormai familiare e apprezzata nella nostra parrocchia. Suoi infatti gli interventi negli anni passati sul Cenacolo di Leonardo e sugli animali nel presepe.

Con passione e competenza ha così commentato alcuni tra i quadri più significativi del controverso pittore la cui fama è andata crescendo dalla metà del secolo scorso. I presenti hanno potuto cogliere non solo la grande abilità tecnica, ma la ricchezza spirituale di una vita tumultuosa in cui non sono mancati eccesso e sregolatezza.

L’itinerario artistico si è aperto con il quadro l’Incredulità di Tommaso e, passando per capolavori quali la Vocazione di San Matteo, la Madonna dei pellegrini, la Fuga in Egitto, la Deposizione, si è concluso con il bacio di Giuda a Cristo nell’orto degli ulivi. La luce e le ombre, ma anche i piedi e i volti sono stati i protagonisti di un percorso che ha catturato l’attenzione dei presenti. Basti qui ricordare l’autoritratto con cui il Caravaggio si ritrae nell’ultima opera citata. È lui il personaggio con la lanterna accesa a illuminare la scena. È lui a porre il suo sguardo su Gesù nel momento drammatico che apre i giorni della passione. Sono gli occhi dell’artista che diventano gli occhi della fede; sono gli occhi della fede che diventano gli occhi dell’artista.

Al termine un giusto applauso a Luca Frigerio, unito alla promessa di ritrovarci in occasione del Natale 2018 per un nuovo regalo di don Fabio ai parrocchiani. Il fascino di parole e immagini ha permesso a tutti di ‘digerire’ l’assenza del tradizionale panettone per gli auguri finali. Al suo posto, Don Fabio ha donato ai presenti lo scritto dell'Arcivesco Mario Delpini, "Un Angelo in paese. Storie di Natale per famiglie". Invece, non mancherà il tradizionale dolce meneghino, insieme a spumante e pandoro, la notte di Natale dopo la messa della natività.