
Incendio ai Santi Martiri
Iniziamo dal fondo. I danni sono limitati e in sostanza riguardano quasi esclusivamente la zona del deposito di fianco alla cappella della Madonna. Lo diciamo con un sospiro di sollievo e ringraziando il buon Dio perché il rischio di un incendio importante è stato reale.
Il fuoco si è sviluppato lungo la parete che appunto divide il magazzino dalla cappella dedicata a Maria e per fortuna non ha intaccato il resto del materiale a pochi metri di distanza (ad es. lo scaffale delle catechiste). A quel punto avrebbe facilmente raggiunto l’ampio deposito del piano superiore con parte dei materassini del campeggio, latte di vernice, quanto serve per il presepe e legname vario.
Per ora non è stato possibile stabilire le cause esatte della scintilla scoccata in una zona interessata elettricamente solo da una lampada di emergenza. Senz’altro è da escludere un eventuale atto doloso. Gli ambienti della parrocchia sono in regola con le normative della sicurezza; purtroppo l’imprevisto è sempre in agguato e chiede di aggiornare e implementare quanto opportuno per una buona custodia di persone e cose.
Probabilmente il tutto s’è avviato attorno alle 7.00 del mattino, provocando alle 7.20 il distacco della rete elettrica e il conseguente fermo dell’orologio. Quando sono entrato (ore 7.30) per aprire la chiesa ho subito avvertito un (per altro non intenso) odore acre e un poco di fuliggine nell’ambiente. Mi sono mosso per cercare di capire e presto il pensiero è corso al magazzino. Aperta la porta si è parato davanti ai miei occhi un muro di fumo che mi ha obbligato a richiudere subito. Poco dopo è arrivato don Luca (con Gioele) che invano ha tentato di entrare con l’estintore, bloccato appunto dall’aria irrespirabile. I vigili del fuoco sono arrivati in modo tempestivo operando poi in modo davvero professionale. Meritano il nostro apprezzamento e la nostra riconoscenza.
Inutile negare il grande spavento e - più ancora - la preoccupazione per un evento di cui al momento era impossibile prevedere le dimensioni. Solo quando i pompieri hanno posto tutto in sicurezza ci è stato possibile rientrare e prendere atto dei danni: il fuoco aveva divorato tutto quanto posto lungo la parete. E solo questo!
Chiunque entrando potrà prendere atto che non c’è più traccia dell’imponente vecchio armadio dove erano custoditi i busti dei santi e i relativi grossi candelieri con stendardi di vario tipo. Di fianco (ma ormai portati nel cortiletto esterno) i resti di panchina e pedaliera dell’organo ivi ‘custoditi’ in queste settimane di pandemia. Idem una pianola, un amplificatore, la macchina per pulire il pavimento e altro materiale generico.
La chiesa è del tutto agibile e vi aspetta per una preghiera. Per qualche tempo non sarà possibile avvicinarsi alla statua della nostra Madonna. Il calore ha rotto il vetro (ora pericolante) della finestra sopra la nicchia di Maria bambina che pone in comunicazione i due ambienti.
Ringrazio di cuore quanti mi hanno raggiunto con una telefonata o un messaggio; preso da ovvie incombenze non a tutti ho potuto rispondere. Un grazie particolare a quanti nel pomeriggio si sono resi disponibili per la pulizia degli ambienti: il fumo si era depositato un poco ovunque. Intanto la regia di don Luca guidava i nostri intrepidi papà ad un radicale ‘repulisti’ di tante cose inutili che (come in ogni casa) il tempo accumula laddove ci sono spazi disponibili.
Devo dire che è stato un momento consolante quello di trovarsi insieme incoraggiati dal sorriso di tutti nella fatica bella di ridare ordine e bellezza alla ‘nostra’ chiesa.
Il fuoco si è sviluppato lungo la parete che appunto divide il magazzino dalla cappella dedicata a Maria e per fortuna non ha intaccato il resto del materiale a pochi metri di distanza (ad es. lo scaffale delle catechiste). A quel punto avrebbe facilmente raggiunto l’ampio deposito del piano superiore con parte dei materassini del campeggio, latte di vernice, quanto serve per il presepe e legname vario.
Per ora non è stato possibile stabilire le cause esatte della scintilla scoccata in una zona interessata elettricamente solo da una lampada di emergenza. Senz’altro è da escludere un eventuale atto doloso. Gli ambienti della parrocchia sono in regola con le normative della sicurezza; purtroppo l’imprevisto è sempre in agguato e chiede di aggiornare e implementare quanto opportuno per una buona custodia di persone e cose.
Probabilmente il tutto s’è avviato attorno alle 7.00 del mattino, provocando alle 7.20 il distacco della rete elettrica e il conseguente fermo dell’orologio. Quando sono entrato (ore 7.30) per aprire la chiesa ho subito avvertito un (per altro non intenso) odore acre e un poco di fuliggine nell’ambiente. Mi sono mosso per cercare di capire e presto il pensiero è corso al magazzino. Aperta la porta si è parato davanti ai miei occhi un muro di fumo che mi ha obbligato a richiudere subito. Poco dopo è arrivato don Luca (con Gioele) che invano ha tentato di entrare con l’estintore, bloccato appunto dall’aria irrespirabile. I vigili del fuoco sono arrivati in modo tempestivo operando poi in modo davvero professionale. Meritano il nostro apprezzamento e la nostra riconoscenza.
Inutile negare il grande spavento e - più ancora - la preoccupazione per un evento di cui al momento era impossibile prevedere le dimensioni. Solo quando i pompieri hanno posto tutto in sicurezza ci è stato possibile rientrare e prendere atto dei danni: il fuoco aveva divorato tutto quanto posto lungo la parete. E solo questo!
Chiunque entrando potrà prendere atto che non c’è più traccia dell’imponente vecchio armadio dove erano custoditi i busti dei santi e i relativi grossi candelieri con stendardi di vario tipo. Di fianco (ma ormai portati nel cortiletto esterno) i resti di panchina e pedaliera dell’organo ivi ‘custoditi’ in queste settimane di pandemia. Idem una pianola, un amplificatore, la macchina per pulire il pavimento e altro materiale generico.
La chiesa è del tutto agibile e vi aspetta per una preghiera. Per qualche tempo non sarà possibile avvicinarsi alla statua della nostra Madonna. Il calore ha rotto il vetro (ora pericolante) della finestra sopra la nicchia di Maria bambina che pone in comunicazione i due ambienti.
Ringrazio di cuore quanti mi hanno raggiunto con una telefonata o un messaggio; preso da ovvie incombenze non a tutti ho potuto rispondere. Un grazie particolare a quanti nel pomeriggio si sono resi disponibili per la pulizia degli ambienti: il fumo si era depositato un poco ovunque. Intanto la regia di don Luca guidava i nostri intrepidi papà ad un radicale ‘repulisti’ di tante cose inutili che (come in ogni casa) il tempo accumula laddove ci sono spazi disponibili.
Devo dire che è stato un momento consolante quello di trovarsi insieme incoraggiati dal sorriso di tutti nella fatica bella di ridare ordine e bellezza alla ‘nostra’ chiesa.