Benvenuti piccolini della Scuola materna!

Chiesa stracolma la mattina di domenica 8 ottobre. Le navate infatti hanno raccolto una fitta siepe di genitori e nonni dei bambini della nostra scuola materna per la s. messa d’inizio anno, che – al termine dell’omelia – ha visto la partecipazione anche dei bambini stessi accompagnati dalle suore e dalle maestre.

Dopo il Vangelo don Fabio ha introdotto la riflessione a partire dal logo e dallo slogan “vedrai che bello” proposto quest’anno dalla pastorale giovanile, soffermandosi in particolare su tre esperienza “belle” favorite dall’imminente arrivo dei bambini. Osservandoli infatti tutti avrebbero potuto:

  • vedere il futuro. Come realtà non grigia e triste, ma dipinta dai colori belli e vivi della nostra scuola: l’azzurro e l’aragosta, il rosso e il giallo, il verde e il turchese. Dare alla luce un figlio vuol dire infatti credere che il domani sarà migliore dell’oggi, vuol dire coltivare la virtù della speranza

  • vedere il bambino che c’è in noi. È triste quando il diventare adulti coincide con una serietà incapace di coltivare la dimensione infantile di noi stessi. San Giovanni Bosco che protegge la nostra scuola insegna anche a noi adulti la bellezza del gioco e il valore educativo della gioia. È soprattutto Gesù a ricordarci che avanzare nel cammino di fede significa ricordare ogni giorno che siamo ‘figli’ di Dio

  • vedere l’angelo custode. Noi ci crediamo poco e lo invochiamo ancora di meno. E sbagliamo. Perché esiste, ci accompagna e ci protegge. Non ha il volto di un anziano, ma i tratti di un fanciullo. Certo, i nonni sono un po’ gli angeli custodi dei nipoti. Ma vale soprattutto il contrario: sono questi bambini a illuminare, riempire di significato e di gioia la nostra vita di adulti.

Come ogni personalità importante, i nostri bambini si sono fatti attendere qualche minuto. La paziente attesa è stata premiata dalla sfilata delle classi della nostra materna lungo la navata centrale della nostra chiesa. I bambini hanno preso posto ai piedi dell’altare e a quel punto don Fabio ha ripeso la celebrazione che è terminata con un paio di canti: le voci dei bambini hanno raccontato la gioia di sentirsi in famiglia.

Poi tutti nel cortile dell’oratorio dove suor Luciana – tornata apposta da Lecco per salutarci – ha scandito il countdown per il lancio dei palloncini verso il cielo. Una bella domenica che ci permette di guardare avanti dicendo ogni giorno: “vedrai che bello”!!!