Reportage del primo turno di Campeggio 2018

Il disegno di un leone iscritto dentro una tenda: così durante la riflessione dell’ultimo giorno una bambina ha sintetizzato il messaggio della settimana di campeggio vissuta da 60 nostri ragazzi di III-IV e V primaria a Ceresole Reale.

Perché l’immagine di un leone con tanto di criniera? Non era più indicato uno stambecco o qualche altro animale tipico delle Alpi? La risposta è molto semplice. La riflessione di tutti i giorni (introdotta dalle scenette degli animatori) è stata infatti ispirato al celebre testo di C. Lewis “Le cronache di Narnia” che vede in Aslam il protagonista: un leone che offre alla strega cattiva la sua vita per salvare uno dei quattro fratelli, il giovane Edmund. Si sacrifica senza opporre resistenza, ma in questo modo apre gli orizzonti dell’antica profezia. Il suo ritorno in vita significa infatti l’avvio della grande battaglia che vede le forze del bene trionfare su quelle del male.

Di sicuro più facile spiegare come mai una tenda. A differenza del comodo albergo, il campeggio chiede infatti di condividere i ristretti e spartani spazi di una tenda che diventa luogo di confidenze e di amicizie, di incontri e di dialoghi; naturalmente anche… di riposo!

Del resto le giornate al campo sono state tanto belle quanto poco riposanti. Dal mattino alla sera tutto un susseguirsi di giochi, iniziative e gite. Tre quelle più significative: al rifugio Jermis, al lago di Cles e su per gli alti monti tra nevai e pietraie dal passo Nivolet. Per fortuna il giusto ristoro era assicurato dalla professionalità della cucina capitanata dall’Ernesto.

Occorrerebbero troppe pagine per descrivere le serate. Basti ricordare quella sempre tanto attesa e mitica dell’ultimo giorno. Agli oscar assegnati dagli animatori sono seguiti quelli pensati dai “vecchi” di V primaria per animatori e genitori. Poi i canti e quindi l’immancabile falò; ridotto per via delle severe leggi del Parco ma pur sempre suggestivo. Poi danze e giochi vari fino a quando don Fabio ha detto: “Basta, tutti a letto!!”

Al mattino della domenica durante la messa conclusiva ecco spuntare i volti dei ragazzi del secondo turno. Ben a ragione e col consenso di tutti, dal pulpito don Fabio sentenziava che sarebbe stato per loro impossibile vivere un’esperienza bella, gioiosa e arricchente quanto la nostra!!!