Cronaca di una normale domenica speciale

Non servono i fuochi d’artificio. Con un poco di buona volontà, condita da cordiale armonia, anche una domenica normale può trasformarsi in una festa speciale.

La nostra cronaca inizia con il suono della sveglia. Non quello che butta giù dal letto quanti al sabato sera hanno tirato le ore piccole, ma quello delle 9.57 che in chiesa richiama tutti all’incontro con il Signore. In Avvento infatti la s. messa inizia con ben 3 minuti d’anticipo, dedicati alle preghiere antiche e sempre nuove della “nonna”: il Ti adoro, l’angelus…

Ecco però che un canto particolarmente armonioso si ode dalla zona vicina al nostro organo. Sono le voci bianche dei bambini che si intrecciano con quelle dal timbro inconfondibile di persone ormai adulte. Basta uno sguardo per capire che coro e coretto sostengono insieme il canto dell’assemblea. Non siamo ancora al livello dei cori angelici, ma certo dobbiamo riconoscere che una santa ha computo il miracolo: santa Cecilia, la patrona del canto di cui proprio in settimana si festeggia l’onomastico. 

Alle 11.30 si replica! Questa volta alla presenza di un folto gruppo di bambini di II primaria accompagnati dai loro genitori. Con licenza liturgica ai confini dell’ortodossia don Fabio si permette di sostituire prima e seconda lettura con la narrazione della creazione: i sette giorni in cui Dio plasma con le sue mani e contempla coi suoi occhi la bellezza del mondo e dell’uomo. Sette come sette sono le note musicali, come sette sono i colori della luce: quella che domenica dopo domenica va rischiarando il quadro posto ai piedi dell’altare in questo tempo di Avvento. Alla fine biscotti per tutti!! Sono quelli plasmati nelle più disparate forme (elefanti e dinosauri, coccodrilli e liocorni) dalle abili mani dei bambini il sabato mattina grazie alla sapiente regia delle nostre catechiste.

Non è che l’aperitivo! Ci aspetta il salone dove un gruppo di giovani mamme (o mamme giovani?) ha allestito un semplice ma sontuoso banchetto d’autunno. Sono quasi 200 i commensali che dopo aver nutrito lo spirito lasciano ampio spazio anche al corpo. Ecco l’antipasto a base di salumi, crostino zola e noci, involtini di bresaola, rolle di zucchine e prugne con pancetta. Poi, mentre alcuni (pochi) ripiegano su una dietetica pasta in bianco (o al ragù), ecco il piatto più atteso: polenta con spezzatino. Non manca il bis: polenta e… zola! Il dolce chiude in bellezza: strudel di mele, salame al cioccolato e panna montata. Proprio il caso di dire che gli assenti hanno avuto torto.
Manca ancora una pagina alla nostra cronaca. Il pomeriggio infatti vede le abili mani di alcune mamme guidare un folto gruppo di bambini nei primi lavoretti in vista dell’ormai prossimo Natale. Per la precisione due sono gli oggetti realizzati: renne con il naso di chupa chupa e addobbi per l’albero realizzati con carta riciclata. È solo la prima tappa: domenica prossima ci si rivede. Tutti e anche qualcuno in più. 

Per essere sinceri occorre riconoscere che buona parte dell’allegra combriccola armata di colla e forbice era composta da ragazze. Volentieri infatti diversi maschi sono rimasti sul campo a giocare con gli animatori capitanati dal diacono don Luca. Poco male…

Ecco infine calare la sera sull’intensa giornata e… tutti a casa! Nonostante sapori e colori autunnali insieme abbiamo respirato i segni di un risveglio, quasi con l’orecchio teso ad ascoltare fili d’erba crescere nel silenzio. Chissà, forse qualcosa sta nascendo nel nostro oratorio. Non è il caso di gridare al miracolo, ma certo di credere che è possibile scrivere pagine nuove.
E domenica prossima tutti all’under 14!! Tutti tranne… gli over 90!!