Visita pastorale di monsignor Delpini

MI SIETE CARI, CAMMINIAMO INSIEME! 
Sono venuto qui per dirvelo di persona: voi mi state a cuore. Voi siete parte della Chiesa, voi siete la Chiesa. Ed è proprio per questo motivo che una parrocchia non può vivere da sola non può bastare a se stessa. Conosco e comprendo la fatica ad intraprendere la collaborazione. Ma è tempo di cammini lungimiranti. Venite da una storia vivace ma io sono venuto per dirvi di allargare gli orizzonti verso un nuovo volto di chiesa. Verso la comunione tra le parrocchie, tra le chiese. Oggi abbiamo bisogno di una Chiesa coraggiosa di una Chiesa che stenta il bisogno del vangelo. 
Una Chiesa che deve essere unita per pensare, per pregare. Siate fieri della responsabilità di essere dentro una unica grande chiesa che cammina nella storia.
Maria: angosciati ti cercavamo.
Tanta gente oggi è angosciata, preoccupata e il vedere negativo è una malattia diffusa. 
Tanta gente che prova sofferenza e non sa come uscirne. Imprigionata nel senso di smarrimento. E in questo contesto la chiesa esiste non per chiudersi in se stessa ma per annunciare una parola di salvezza alle persone schiave della tristezza della schiavitù della paura. Ma Gesù viene per liberarci, per dirci dove è la Vita.
Annunciamo Gesù per liberare gli altri dall'angoscia.
Torniamo a Nazareth per crescere in sapienza questo Gesù.
La città di Nazaret rappresenta la vita ordinaria in cui i rapporti sono quelli di casa. C' è bisogno di un modo di vivere più semplice, di una umanità che assomiglia a quella di Gesù. 
L'umanità dei cristiani crea rapporti di fraternità, di buon vicinato. È necessario vigilare per diventare uomini e donne che crescono davanti a Dio e agli uomini. 
Oggi è necessario semplificare per vivere la semplicità dei rapporti ordinari. Torniamo a Nazareth e impariamo l'atteggiamento di Maria che conservava ogni cosa nel suo cuore anche se non aveva capito tutto subito, un atteggiamento di meditazione e di preghiera.
Viviamo nel rumore, di corsa per impegni di ogni genere. Impariamo di più il silenzio impariamo a pregar di più, a conservare nel cuore le parole di Gesù che ci parla. Sono qui per dirvi: mi siete cari camminiamo insieme. 
Ai nonni, infine, che presi dagli acciacchi, dalla solitudine e che dicono "ormai non posso fare più niente" dico: potete fare ancora molto, in ogni situazione. La preghiera, l'ascolto, una parola buona a chi incontrate. Potete ancora fare molto, moltissimo. Non stancatevi di donare la vostra esperienza.