Domenica 8 dicembre

Una giornata davvero speciale per la nostra parrocchia quella vissuta domenica 8 dicembre, solennità dell’Immacolata Concezione di Maria. Una serie di eventi che proviamo a elencare e descrivere in poche righe.

Iniziativa pro terremotati del Centro Italia
Sono passati più di tre anni (agosto 2016) da quando il terremoto ha scosso ampie zone del contro Italia segnando il destino di persone e paesi. Da allora la nostra parrocchia non ha mai mancato di esprimere gesti di solidarietà,  sia inviando aiuti economici che intessendo legami d’amicizia. Ecco tra noi Giorgio e Renato, rispettivamente di Visso e Matelica, col loro carico di prodotti locali da vedere sul sagrato prima e dopo le messe. Circa 150 persone si sono ritrovate con loro al pranzo benefico impreziosito dai sapori delle Marche.

Professione di fede
Come da tradizione, ecco il gruppetto dei nostri ragazzi di I superiore esprimere davanti alla comunità la loro professione di fede. Il percorso dell’iniziazione cristiana non si conclude infatti con la cresima; chiede anzi di accompagnare le tappe della crescita verso l’età adulta. A loro l’augurio di essere germoglio fecondo di bene dentro il nostro oratorio.

La vestizione dei nuovi chierichetti
Una super messa quella delle 9.57, dove don Luca ha potuto accogliere la pattuglia dei nuovi chierichetti addestrati e guidati da Francesco, il cerimoniere capo. Finalmente nuove regole e nuove turnazioni che assicurano la cura anche delle altre celebrazioni festive. Nuovi chierichetti, ma… vesti antiche! Per un disguido tecnico rimandiamo a Natale l’inaugurazione delle nuove ‘tarcisiane’ acquistate su misura.

Un’Ave Maria cambia la vita
Era un martedì l’8 dicembre 1841. In quella data il giovane prete Giovanni Bosco incontrava in sacrestia Bartolomeo Garelli, un orfano scapestrato senza arte né parte: sapeva solo fischiare! Con lui recita un’Ave Maria che dà inizio alla straordinaria avventura dell’oratorio. Quarantacinque anni dopo don Bosco dirà ai suoi salesiani: “Tutte le benedizioni piovuteci dal cielo sono frutto di quella prima Ave Maria detta con fervore e retta intenzione”.
In memoria di quell’evento il pomeriggio vede riunito in chiesa un folto gruppo di fedeli per recitare una sola Ave Maria. Succede di rado che i foglietti della preghiera siano in numero inferiore alle persone, ma quando – come in questo caso – succede, secondo il parroco è un vero successo! 

Addobba l’albero di Natale
L’ingegno operoso dei papagroup (a cui va la nostra gratitudine!) s’è espresso quest’anno anche allestendo un grande albero di Natale sul piazzale della chiesa. Così, finita la recita dell’Ave Maria, tutti fuori sul sagrato ad ascoltare i canti natalizi a cura del nostro coretto (a cui pure va la nostra riconoscenza!). Al termine grandi e piccini hanno potuto arricchire i rami dell’albero con addobbi di vario genere; alcuni portati da casa, altri preparati la settimana precedente in oratorio, altri ancora realizzati nelle classi della nostra scuola materna. 
Scusate: stavamo per dimenticare la guest star! Babbo Natale in persona seduto sulla slitta a riceve le letterine dei bambini e anticipare il dono di un pacchetto di morbide caramelle.
Per finire festa in piazza: tè caldo per i bambini e vin brulè per gli adulti; panettone e pandoro per tutti. Poi tutti a casa in attesa di ritrovarci per le festività del santo Natale.